Spesso per le persone che si avvicinano al mestiere di
fonico in modo amatoriale non viene spiegato loro come distribuire le varie
sorgenti sul mixer in modo che ognuno possa identificare con intuitività e poco
sforzo quale è il canale di tal microfono, della chitarra, del cd, ecc …
Alcuni inseriscono le entrate sul mixer a caso,
convinti che ogni canale sia identico all’altro con seri problemi poi di
identificazione o con appiccicosi nastri adesivi descrittivi incomprensibili
con frecce indicatrici che solo loro comprendono! Non ci sarebbe nulla di male
se nella loro confusione riuscissero poi a distanza di ore a raccapezzarci ma
il problema diventa grave se poi un altro fonico deve mettere mano al vostro
montaggio! Immaginatevi cosa succederebbe se in una pila di quindici
radiomicrofoni il sesto è nel canale tre, il tre nel canale quindici ed il
quindici nel canale uno … già ci pensano i relatori a scambiarsi i microfoni se
poi vedete nel ricevitore quello che modula ma non lo trovate nel mixer per
amplificarlo il vostro lavoro diventerà epico! E se decidessimo di dare dei
colori agli stessi? Stessa cosa! difficilmente avrete la prontezza di
identificarlo e con tanti microfoni … auguri.
Per questo si usa distribuire i canali sul mixer “ a
lettura”. Significa che ciò che vedete all’estrema sinistra del palcoscenico
sarà sul canale uno e ciò che sarà sull’estrema destra nell’ultimo canale
utilizzato. Così visivamente avrete un incontro diretto di ciò che succede e
prontamente potrete agire sul mixer tempestivamente.
Per quanto riguarda invece una pila di ricevitori di
radiomicrofoni, il primo in basso corrisponde al canale uno mentre l’ultimo in
alto all’ ultimo canale utilizzato.
Per il live o per la registrazione (ed il missaggio)
musicale multi traccia, la disposizione è molto simile. Unica cosa è che la
batteria, di solito occupa i primi canali del mixer. Questo deriva dalle
vecchie registrazioni a nastro. Sui nastri da quarti o da pollici, l’intera
sezione del nastro, rispondeva in modo diverso alle frequenze registrate. Il
nastro aveva alla sua estremità sinistra, un deterioramento maggiore e
rispondeva meglio alle basse frequenze rispetto alle alte. Da questo, il primo
canale del mixer è sempre dedicato alla grancassa. Poi al rullante (anche se
sarebbe più opportuno assegnargli via via i tom), charleston, toms (appunto),
over head left( panoramico), over head right (panoramico). Poi di seguito
basso, chitarre, voci (sempre al centro del nastro dove la resa sonora era
migliore), tastiere, …
Alcuni preferiscono amplificare con due microfoni il
rullante: uno sopra, ed un microfono sotto, alla cordiera ma dell’
amplificazione della batteria e dei vari strumenti parlerò in un'altra
occasione.
Roberto Iacomucci